Una medaglia o una croce realizzata a mano non sono dei semplici gioielli. Portano con sé ore di lavoro paziente, scelte di materiali di qualità, antiche tecniche orafe che custodiscono tradizioni familiari. Quando il pellegrino le indossa, sente la solidità del metallo e, insieme, la delicatezza di un gesto creato per durare oltre il tempo del Giubileo. Questo incontro tra materia e spirito aiuta a interiorizzare il messaggio dell’Anno Santo: la speranza diventa concreta, da toccare con mano.

Fondata nel 1967 a Camisano Vicentino, Cavinato Dino porta avanti un sapere trasmesso di generazione in generazione. L’oro viene colato, tranciato e laminato fino a raggiungere spessori minimi che preservano resistenza e leggerezza. Ogni fase – dal disegno alla finitura – avviene all’interno dell’atelier, dove torni tradizionali si affiancano a tecnologie laser di ultima generazione.

Il risultato è un oggetto che unisce precisione contemporanea e calore artigiano, capace di parlare tanto al collezionista quanto al pellegrino in cerca di un ricordo di fede.

Durante il Giubileo, i fedeli attraversano le Porte Sante portando al collo medaglie della Madonna, croci o piccoli angeli protettori. Sapere che quelle forme sono state scolpite da mani esperte trasmette una sensazione di intimità: il pellegrino non acquista un prodotto, ma accoglie una storia.

Il Giubileo propone a ognuno un cammino di rinnovamento interiore; l’artigianato religioso, con la sua cura dei dettagli e il suo rispetto per la tradizione, diventa compagno di viaggio. Scegliere un oggetto creato con passione significa portare con sé un piccolo frammento di quella speranza che il l’indimenticato Papa Francesco ha voluto rilanciare.
Che si tratti di una medaglia mariana, di una croce o di un pendente raffigurante un santo, la mano dell’artigiano trasforma il metallo in preghiera visibile: un segno che dura ben oltre l’Anno Santo e continua a parlare di fede, bellezza e misericordia.